martedì 8 giugno 2010

Manuale del perfetto vegetariano






















Secondo un’indagine AC Nielsen, rielaborata da Eurispes, i vegetariani in Italia sono circa 7 milioni, e sono destinati a raggiungere i 30 milioni nel 2050.
I vegetariani, però, non sono tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova, altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale (vegani), altri ancora si nutrono esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani).
Vegetariani non ci si può improvvisare. Benché un’alimentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista – oltre che eticamente corretta – è necessario bilanciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.
Questo testo offre un’ottima introduzione all’argomento fornendo risposte chiare ai più comuni interrogativi:

perché optare per una dieta vegetariana;
perché una dieta vegetariana giova alla salute;
quali sono gli alimenti indispensabili al nostro organismo;
come crescere dei figli vegetariani e quali
sono tutti i benefici derivanti dall’eliminazione della
carne dalla dieta.


Un ricco ricettario per realizzare pietanze genuine e gustose, importanti documenti nutrizionali e un glossario in appendice completano il volume.

Stefano Momentè
Né di carne, né di pesce. Manuale del perfetto vegetariano.
Edizioni L'Età dell'Acquario / Collana «salute&benessere»
Pagine 192 / Euro 14,50 / ISBN 9788871363363
Luglio 2010


venerdì 4 giugno 2010

Per la Terra ed i suoi abitanti. Tutti, nessuno escluso.

Una dieta vegana per salvare il mondo
















Finalmente se n'è accorto anche l'Onu. Ma questo forse significa che siamo alla frutta?

Secondo quanto affermato dall'Onu e riportato dal Guardian, per salvare il mondo è necessario un minor consumo di prodotti animali in quanto una cucina ricca di carne e latticini sarà nel prossimo futuro insostenibile.

Il rapporto United Nations Environment Programme delle Nazioni Unite (Unep) dice:

"Gli impatti sull'agricoltura cresceranno sostanzialmente a causa dell'aumento della consumazione di prodotti animali da parte della popolazione. Contrariamente al combustibile fossile, è però difficile trovare alternative: la gente deve mangiare. Una notevole riduzione di questi tragici impatti sarebbe possibile solo con un cambiamento globale della dieta".

Nessun dubbio che una dieta vegetariana sia quindi la migliore soluzione per la sopravvivenza del nostro pianeta.

Secondo gli autori del rapporto i prodotti animali causano più danni rispetto alla produzione di minerali, plastica o metalli: l'agricoltura, in particolare solo per la produzione di carne e latticini, rappresenta il 70% del consumo globale di acqua dolce, 38% dello sfruttamento delle terre e il 19% dell'emissioni di gas serra. Il gruppo di esperti ha inoltre classificato prodotti, risorse, attività economiche e trasporto secondo il loro impatto sull'ambiente. Dai risultati è stato evidenziato che l'agricoltura risulta essere alla pari con il consumo dei carburanti fossili in quanto il consumo di entrambi è aumentato drasticamente a fronte della crescita economica.

"I prodotti animali causano più danni che la produzione di minerali da costruzione come la sabbia o il cemento, la plastica o i metalli - ha commentato Edgar Hertwich, capo autore del rapporto -. La biomassa prodotta e i raccolti per gli animali sono tanto pericolosi quanto la fusione dei combustibili fossili".