venerdì 1 ottobre 2010

Calcio e osteoporosi: quanti luoghi comuni!















Il Calcio regola la coagulazione del sangue e l’equilibrio acido-base, mantiene la struttura di ossa e denti, è fondamentale nella contrazione muscolare, modula la produzione di ormoni, svolge attività anti-allergica, migliora l’assorbimento della vitamina B12 e del Ferro.
È il minerale più abbondante nell’organismo umano. Forse per questo, assieme al Ferro, è considerato il più importante.
Ma, proprio per questo, allora, dobbiamo sfatare alcuni luoghi comuni che continuano ad imperare.
Molti nutrizionisti raccomandano il consumo di latte e di prodotti caseari, spesso in grande quantità, quali fonti di Calcio volte a prevenire l’osteoporosi, cioè la perdita di Calcio e di altri minerali alcalini da parte delle ossa con conseguente fragilità delle stesse. Questo perché è generalmente diffusa l’errata convinzione che la causa dell’osteoporosi sia da attribuirsi ad una carenza di Calcio nella dieta.
Al contrario l’osteoporosi non è conseguente alla carenza di Calcio nella dieta, ma ad un eccesso di acidità che costringe l’organismo a ricercare il Calcio nelle ossa.
Ed è vero che i prodotti caseari contengono una grande quantità di Calcio, ma è altrettanto vero che chi assume molto Calcio tramite i latticini presenta livelli di osteoporosi più alti.

Moderne ricerche hanno dimostrato che le popolazioni che assumono minore quantità di Calcio presentano un’ossatura più forte, probabilmente perché chi mangia cibi molto ricchi di Calcio ingerisce allo stesso tempo cibi a reazione acida, che sottraggono Calcio al corpo. Il formaggio, ad esempio, è molto ricco di Calcio ed è anche fortemente proteico tanto che, se mangiato in quantità eccessive, o associato ad altri alimenti proteici, provoca la perdita di Calcio e di altri minerali alcalini. La mancanza di Calcio ha quindi pochissima relazione con l’assunzione alimentare dello stesso, se non addirittura nessuna. L’unico modo per evitare la comparsa dell’osteoporosi è non causarla. Ecco perché, spesso, i vegetariani sono meno soggetti ad osteoporosi, poiché assumono una quantità di proteine più equilibrata rispetto agli onnivori che spesso eccedono in questo. Pare inoltre che i vegetariani/vegani, proprio in virtù di un’alimentazione meno acida, abbiano un fabbisogno di calcio pari alla metà di quello degli onnivori che sono costretti ad introdurne così tanto per compensarne le perdite urinarie.

«Le diete vegetariane possono aiutare a costruire ossa forti, e le diete a base vegetale riducono il rischio di malattie cardiache, diabete e cancro - scrive Amy Joy Lanou, professore associato di salute e benessere alla University of North Carolina Asheville e autrice di Building Bone Vitality (Costruire la Vitalità delle Ossa), un nuovo libro sulla perdita di massa ossea e sulla prevenzione dell'osteoporosi - per assicurarsi ossa forti e un fisico sano, bisogna esercitarsi con i pesi e seguire diete a base vegetale a bassa acidità, ricche di frutta e verdura».

Bisogna invece prestare molta attenzione a latte e latticini.

Alimento spesso eccessivamente consumato nella nostra società, il latte può provocare diversi inconvenienti. Questo a causa della sua composizione, completamente diversa da quella del latte materno. Le proteine del latte costituiscono, per la loro quantità, una bomba proteica per un essere umano. Dovendo far crescere un vitello in pochissimo tempo, infatti, agiscono nello stesso modo anche per l’uomo, quasi come un farmaco anabolizzante. Da ciò ne deriva un superlavoro per reni e fegato, possibili danni al sistema neuroendocrino e, in particolare, all’ipofisi, alla tiroide e al surrene. Inoltre, un eccesso di proteine inibisce l’assorbimento di Ferro.
Il latte è diventato nella dieta dei bambini statunitensi la maggiore fonte di grassi saturi, quelli che ostruiscono le arterie. Uno studio della Harvard Medical School ha rivelato che bere latte aumenta il rischio di obesità infantile. Il grasso contenuto nei latticini è associato inoltre con il rischio di tumore al pancreas, secondo uno studio appena pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute.

Il Calcio è presente in molti alimenti vegetali. Ad esempio, le verdure a basso contenuto di ossalati (broccoli, verze, cime di rapa) forniscono Calcio ad elevata biodisponibilità (dal 49 al 61%); in confronto, il latte vaccino contiene Calcio con una biodisponibilità compresa fra il 31 e il 32%, pari a quella del tofu ottenuto con il Solfato di Calcio e dei succhi di frutta fortificati. Il latte di soia fortificato, i semi di sesamo, le mandorle ed i fagioli rossi e bianchi contengono Calcio con una biodisponibilità compresa tra il 21 e il 24 %. I fichi ed i cibi a base di soia, come i fagioli di soia cotti ed il tempeh forniscono calcio supplementare. Anche se le verdure ricche di ossalati (spinaci, foglie di rapa e bietola da coste) non sono buone fonti di Calcio utilizzabile nonostante il loro elevato contenuto di Calcio, alcuni cibi che contengono elevate quantità sia di fitati che di ossalati, come ad esempio i prodotti a base di soia, sono comunque in grado di fornire Calcio ben assimilabile.

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